Sta nevicando da qualche ora, il paesaggio è magnifico, è tutto un manto di velluto candido. Nel prato ci saranno almeno venti centimetri e la neve continua a scendere; fra non molto dovrò levarla dal piazzale e sarà un’operazione un po’ lunga. Sarà faticoso, ma mentre il mio corpo si affaticherà, non essendoci pericoli di macchine o altro, la mia mente potrà gioire nel vagare nello spazio, nel tempo, ed essere contemporaneamente immerso nel bianco paesaggio come in un quadro.
Noi pensiamo che il bianco indichi purezza, chissà se nel passato abbiamo fatto questa associazione guardando lo splendore di un paesaggio innevato?
Posso godermi questa grandiosità stando comodamente ad una finestra di casa, al caldo e ascoltando musica.
Alcune persone hanno costruito la casa, altri l’impianto termico, altri quello elettrico, altri ancora i mobili, l’impianto stereo la musica stessa, insomma alcune centinaia di persone hanno lavorato per permettermi ora di usufruire di questa meraviglia della natura, guardando semplicemente fuori da una finestra. Vi sono grato!
Ogni inverno la natura ci mostra questo bellissimo spettacolo, forse ci vuole comunicare che essa è pura e che tutto ciò che fa, viene fatto senza malizia alcuna, ma solo perché comprendiamo che il tempo passa e che noi dobbiamo usarlo al meglio. Non dobbiamo farci ingoiare da Kronos, il dio del Tempo, non possiamo essere il suo cibo, noi, il Tempo, lo dobbiamo domare e sfruttarlo a nostro vantaggio.
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