lunedì 17 giugno 2013

L'abbraccio


Noi umani possiamo eseguire un gesto altamente significativo per il ricevente e che non ci costa nulla, eppure siamo molto restii a farlo spesso è: un abbraccio. Certo lo facciamo in tante occasioni, perché esso ha assunto, a differenza delle parole, vari significati. Abbracciamo i bambini per dimostrare il nostro affetto, facciamo lo stesso gesto quando un nostro compagno raggiunge una meta, sempre con l’abbraccio vogliamo fare sentire la nostra vicinanza ad un dolore o vogliamo dimostrare l’amore che ci lega al prossimo. Ci sono poi gli abbracci di chi finge di abbracciarti e in realtà ti pugnala, quello freddo e di consuetudine che, per le emozioni sterili che lascia, è peggio di un distacco e quello che ti abbraccia per non trasmettere qualcosa di positivo, ma per trattenerti a sé e non per lasciarti andare. Questi sono falsi abbracci e prima o poi li dovremo abbandonare se vogliamo crescere come uomini. Sarà un tempo lontano? Spero di no! Nel frattempo, secondo me, noi non dovremmo aspettare le “occasioni”, lo dovremmo fare spessissimo e in silenzio. E’ così piacevole abbandonarsi ad un abbraccio senza secondi fini, non ci sono controindicazioni e allora perché non lo cominciamo a fare ogni volta che ci capita l’occasione?  

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