giovedì 24 gennaio 2013

Le parole.


Le parole sono leggere, anche in assenza di vento volano e arrivano al ricevente. Qua avviene una trasformazione strabiliante; alcune parole volano via di nuovo senza lasciare traccia, altre divengono lame taglienti, altre si trasformano in macigni, altre rimangono e scavano, scavano fino quasi a distruggerci ed altre divengono dolci e ci riempiono di gioia.
E’ il donatore che fa iniziare queste trasformazioni? E’ solo il ricevente che fa tutto, o sono entrambi? Le stesse parole in tempi diversi hanno diversi risultati, quindi non sono le parole in sé che hanno questo potere, siamo noi che le pronunciamo e il ricevente che le elabora in modo diverso.
Dovremmo proprio imparare di gestire meglio questo formidabile potere, sia nel parlare che nel ricevere per non soffrire e non far soffrire.

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