giovedì 24 gennaio 2013

Il mio libro.


Un viaggio nel tempo, un libro. Un viaggio in noi e fuori di noi, un viaggio alla ricerca del divino nel quotidiano, del grandioso nel microscopico. Dall'universo e dalla sua creazione alla cellula e le sue funzioni, un viaggio e un libro che toccano mondi che paiono distanti e senza contatti ma che, tra queste pagine, si fanno vicini vicini e trovano una gioiosa e feconda unione. Una rieducazione sensoriale, anche; l'autore vuol mostrarci quale sia l'accesso ad una nuova vita, più serena, più giusta, e lo fa rieducando i nostri sensi: un nuovo modo di vedere, un nuovo modo di sentire e di conoscere. Perché nessuna gioia, nessuna, è possibile senza conoscenza; una conoscenza però attiva e dinamica, vitale e briosa. Un libro che è un nuovo modo di vivere, dove saggezza e semplicità, profondità e leggerezza, coesistono e coabitano nello stesso cuore, quello dell'uomo, il vero uomo. Un viaggio dal quale si uscirà diversi; un viaggio che permette di scoprire l'essenza stessa del viaggio; che non è un vagare e vagare senza sosta, ma il saper guardare il nostro mondo, quello di tutti i giorni, con nuovi occhi.

Percezione della realtà.


Il mondo reale intorno a noi è poi così reale come crediamo? Noi lo percepiamo con i nostri cinque sensi, ma essi ci mostrano solo una parte di questa realtà.
La vista, l’udito, l’olfatto, il tatto e il gusto ci mostrano solo una porzione del reale, molti animali hanno sviluppato uno dei nostri sensi molto più di noi e sicuramente avranno in loro un’altra realtà.
La nostra realtà è resa ancor meno vera se osserviamo cosa vedono in noi gli altri. Ognuno ha la propria visione e spesso addirittura opposta gli uni dagli altri, anche noi stessi qualche volta non sappiamo bene chi siamo, allora? Allora abbandoniamoci più spesso al sentire che viene dall’interno di ogni uomo dall’inizio dell’evoluzione e che forse è la realtà più vera del nostro essere.

Sistemi nervosi.


Sistema nervoso autonomo e centrale; due grandissimi sistemi che ci permettono di vivere come esseri umani. Loro si scambiano informazioni e noi esseri pensanti non ne sappiamo niente. Certo loro debbano garantire il buon funzionamento del nostro corpo, ma perché’è poi ad una domanda del sistema centrale (cioè il nostro pensare) sul funzionamento di un nostro organo non riceviamo nessuna risposta? Quante volte ho cercato di avere notizie riguardanti i miei organi interni, ma mai niente ho ricevuto. Ci è dato di esplorare il nostro corpo  solo con gli occhi e il tatto e qualche volta sentiamo brontolii provenienti dall’intestino, ma sono rumori senza un senso di comunicazione.
Certo il nostro sistema autonomo deve essere molto autonomo, il cuore deve continuare a battere anche se noi non ci pensiamo, ma il centrale è quello che fa la differenza  tra noi e gli animali. Chissà se in un tempo futuro riusciranno i due sistemi ad integrarsi maggiormente e così capire quando e come intervenire sui nostri organi appena sorge il problema?

Comunicare con gli animali.


Riusciamo a comunicare con gli animali? Quali sentimenti umani poi riusciamo a trasmettere e sentire che viene ricambiato? La comunicazione a parole o con il pensiero non abbiamo nessun riscontro di un dialogo, non sappiamo assolutamente nulla sui loro pensieri. Vediamo invece se e quali sentimenti si può avere comunicazione: odio, amore, gioia, tristezza, avarizia, rancore, invidia, gelosia, solitudine, paura, coraggio, inquietudine, lussuria, pietà. Pensando ed analizzando bene questi nostri sentire vediamo che solo di uno abbiamo un riscontro ed è l’Amore.
Sembra che l’Amore sia l’unico sentimento che noi abbiamo in comune o forse questo sentimento c’è nell’aria e all’interno di ogni essere vivente e questo ci permette di essere collegati? Credo che l’Amore sia proprio parte integrante di ogni essere e che questo sia il motore principale dell’evoluzione.

Le parole.


Le parole sono leggere, anche in assenza di vento volano e arrivano al ricevente. Qua avviene una trasformazione strabiliante; alcune parole volano via di nuovo senza lasciare traccia, altre divengono lame taglienti, altre si trasformano in macigni, altre rimangono e scavano, scavano fino quasi a distruggerci ed altre divengono dolci e ci riempiono di gioia.
E’ il donatore che fa iniziare queste trasformazioni? E’ solo il ricevente che fa tutto, o sono entrambi? Le stesse parole in tempi diversi hanno diversi risultati, quindi non sono le parole in sé che hanno questo potere, siamo noi che le pronunciamo e il ricevente che le elabora in modo diverso.
Dovremmo proprio imparare di gestire meglio questo formidabile potere, sia nel parlare che nel ricevere per non soffrire e non far soffrire.

Origine dei pensieri.


Dove e come nascono i pensieri? Sembra una domanda la cui risposta è semplice, ma lo è solo in apparenza. Il nostro pensiero nasce nel cervello, ma chi e che cosa da inizio a quello specifico pensare? E’ forse il cervello stesso che autonomamente decide l’imput iniziale? Sono forse le cause esterne che lo stimolano? Siamo noi volontariamente che lo indirizziamo? E’ qualcosa o qualcuno che in qualche modo lo guida?
Credo che alle quattro domande bisogna dare risposta positiva, anche se a prima vista la prima e l’ultima sembrerebbe l’incontrario.
A tutti, penso che sia capitato di avere un pensiero fisso, si cerca di scacciarlo e lui ritorna ancor più forte, quindi non sempre siamo noi ad aver la meglio sul nostro cervello, lui decide autonomamente cosa pensare per noi; chissà poi con quale criterio sceglie?
All’ultima domanda si può rispondere che abbiamo in noi una spinta verso la conoscenza che non è talvolta razionale, quindi qualcosa dall’esterno o intrinseco in noi influisce sul nostro pensare fino a convincerci della strada che dovremmo percorrere e lo facciamo. La prova di ciò è la nostra storia; popolazioni sicuramente separate, pur con tempi molto diversi, arrivano a fare le stesse fondamentali invenzioni: il parlare, lo scrivere, la musica, la pittura e tante scoperte scientifiche. L’uomo in ogni parte della terra ha percorso più o meno lo stesso viaggio; non può essere un caso, sicuramente c’è una guida interna o esterna che lo indirizza.

Capacità dell'uomo.


Mi trovavo sul punto più alto della collina, il mio sguardo poteva spaziare a 360 gradi e vedere molto lontano. Le case erano piccoli punti nel verde paesaggio ed io cominciai a sentirmi sempre più piccolo. Cos’ero io in confronto a ciò che vedevo? Ero solo un piccolo granello e per quanto lontano potessi guardare, ero ben cosciente che ciò che vedevo era una piccolissima parte della nostra Terra. Mi sentii una nullità, ma contemporaneamente a questa sensazione ne arrivava un’altra. Mentre il mio corpo spariva e diveniva insignificante, la mia mente poteva vedere molto più in là del paesaggio, poteva vedere la terra intera con i suoi oceani, le montagne con le punte innevate, riuscivo a vedere il sistema solare intero e parte della nostra galassia.
Era accaduto una cosa meravigliosa: mentre il corpo rimpiccioliva sempre più, la mente cresceva, cresceva. La mente umana è grandissima, riesce perfino a contenere parte della Via Lattea. Noi abbiamo un corpo piccolo, ma la nostra mente è enorme ed è aperta, perché pur immaginando e visualizzando solo spicchi della nostra galassia, la potevo poi intravedere in toto nell’insieme degli spicchi.
Oltre riuscivo solo ad intuire che l’universo è enorme e sfugge alla nostra mente. 
L’uomo quindi non è piccolo, solo la parte fisica lo è, ma non è così per la parte mentale e spirituale che può contenere il sistema solare intero.
Riusciamo ad immaginare anche l’infinitamente piccolo, vediamo gli elettroni che ruotano attorno ad un nucleo per formare un elemento.
Allora valorizziamolo meglio questo grandissimo dono che abbiamo!