La
modestia viene comunemente considerata una bella virtù, ma per esperienza
personale io non la considero più tale. Sono andato a vedere cosa viene detto
sulla modestia e incredibilmente ci sono stati nel passato pareri opposti, chi
dice che è virtù e chi invece la considera un difetto.
Aristotele:
La modestia non può essere detta una virtù, perché assomiglia più ad una
sofferenza che una qualità.
Giovanni
Papini: La modestia è la forma più insulsa dell’orgoglio.
Alessandro
Manzoni: La modestia è una delle più amabili doti dell’uomo superiore.
Ci
sono anche i proverbi sulla modestia e questi propendono a non considerare la
modestia una virtù.
Come
si vede non c’è accordo ora e neanche nel passato. Io penso che la modestia a
livello teorico sia una virtù, ma essa messa in pratica risulta sempre non
essere tale. Se il modesto non fa vedere quello che sa fare, nessuno lo sa e il
suo sapere diviene spreco. Questo tutto sommato riguarda solo lui, ma quando
chiediamo qualcosa ad un modesto, questo comincia a dire che non sa se riuscirà
a risolvere il problema, lui ci promette che proverà. Lui però è già a
conoscenza della risoluzione, ma fa cadere tutto dall’alto (per modestia) e
dopo qualche tempo arriva la soluzione di quanto richiesto, dicendo che è stato
difficile, non sapeva se riusciva, ma alla fine ce la fatta. Noi allora non
sappiamo come sdebitarci di fronte a tale impegno, ma se il modesto non fosse
tale e ci avesse semplicemente detto: Guarda che io conosco la soluzione, basta
fare in questo modo, noi non staremmo in pena per giorni e sapremmo come
ringraziare, senza sentirci ingrati verso il modesto. Questa è chiaramente la
mia opinione, ma suffragata dall’esperienza.

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