lunedì 14 ottobre 2013

La modestia

La modestia viene comunemente considerata una bella virtù, ma per esperienza personale io non la considero più tale. Sono andato a vedere cosa viene detto sulla modestia e incredibilmente ci sono stati nel passato pareri opposti, chi dice che è virtù e chi invece la considera un difetto.
Aristotele: La modestia non può essere detta una virtù, perché assomiglia più ad una sofferenza che una qualità.
Giovanni Papini: La modestia è la forma più insulsa dell’orgoglio.
Alessandro Manzoni: La modestia è una delle più amabili doti dell’uomo superiore.
Ci sono anche i proverbi sulla modestia e questi propendono a non considerare la modestia una virtù.

Come si vede non c’è accordo ora e neanche nel passato. Io penso che la modestia a livello teorico sia una virtù, ma essa messa in pratica risulta sempre non essere tale. Se il modesto non fa vedere quello che sa fare, nessuno lo sa e il suo sapere diviene spreco. Questo tutto sommato riguarda solo lui, ma quando chiediamo qualcosa ad un modesto, questo comincia a dire che non sa se riuscirà a risolvere il problema, lui ci promette che proverà. Lui però è già a conoscenza della risoluzione, ma fa cadere tutto dall’alto (per modestia) e dopo qualche tempo arriva la soluzione di quanto richiesto, dicendo che è stato difficile, non sapeva se riusciva, ma alla fine ce la fatta. Noi allora non sappiamo come sdebitarci di fronte a tale impegno, ma se il modesto non fosse tale e ci avesse semplicemente detto: Guarda che io conosco la soluzione, basta fare in questo modo, noi non staremmo in pena per giorni e sapremmo come ringraziare, senza sentirci ingrati verso il modesto. Questa è chiaramente la mia opinione, ma suffragata dall’esperienza.  

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