Mi
è sempre piaciuto stare sotto la pioggia, la neve e mettermi con il viso
controvento. Era ed è un vero piacere fare questo, esso non è variato negli
anni e allora mi sono chiesto se c’era un motivo abbastanza plausibile. Il
motivo esiste e sembra incredibile, ma per me è quello giusto: mi sento
protetto. E’ strano sentirsi protetti, quando si è sferzati dagli elementi, ma
è così. Quando d’inverno io mi siedo vicino al fuoco del camino, godo nel
sentirmi al sicuro dalle così dette “intemperie”, eppure provo piacere
nello stare dentro a queste. Al caldo del fuoco, sento proteggere il corpo, ma
sotto la pioggia, la neve e nel cercare di contrastare il vento sento protetto
la mia parte spirituale. Percepisco con sicurezza che finché la terra avrà vita
essi ci saranno, la cattiveria che noi umani dimostriamo verso i nostri simili
e verso le altre creature viventi, non possono minimamente scalfire le forze
della Natura. La mia parte spirituale, quando il mio corpo è avvolto dagli
eventi naturali, percepisce che nessun uomo potrà mai e poi mai intaccarla,
essa vivrà forte e determinata. E’ per questo “sentire” che mi fa sentire
protetto nella parte più intima; le persone fanno del male? Non mi importa, c’è
e ci sarà qualcuno che bilancerà con il bene e, se rimarrà un solo umano, sarà
lui che capirà come e perché ci sarà pioggia, vento e neve.

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