sabato 25 gennaio 2014

Il ricordo

Il ricordo viene vissuto in modo diverso in ognuno di noi, eppure è parte del passato e come molti dicono non esiste più. E’ vero esso non esiste più, è passato, ma esiste nella nostra mente e non solo, perché esiste anche fisicamente sul nostro corpo. Sul corpo rimane tutto il nostro passato, certe volte in modo vistoso, altre volte meno, ma è lì, sempre presente. Il ricordo è fondamentale per tutti gli esseri viventi e non solo, ogni cosa conserva il ricordo, la montagna conserva il suo passato, basta osservare una parete verticale per vederlo, noi stessi, come umani, conserviamo la storia della nostra evoluzione, il nostro corpo è un libro chiaro della nostra storia. Questo per comprendere che non possiamo cancellare il nostro passato, ogni sforzo in questo senso, anche se fatto per smettere di soffrire, non andrebbe in porto, sono solo energie sprecate, è la natura stessa delle cose che non ce lo permette. Il nostro passato ci dovrebbe servire per esperienza e se abbiamo commesso errori, cerchiamo di farne tesoro e basta. Il passato ci reca dolore, questo dobbiamo cercare di elaborarlo, non cancellarlo, ma neanche di smettere di vivere. Se noi pensiamo, siamo vivi e questo ci deve spronare alla vita presente. Certo la vita, non sempre è facile, anzi per alcuni è oggettivamente difficile, ma la forza enorme della vita fa sì che essa ha sempre avuta la meglio. Per me il passato è un ricordo che esiste nel mio corpo e nella mente, senza rancori, nostalgie, rimpianti, ma semplicemente per quello che è stato, le delusioni sono lontanissime nel tempo e così le sofferenze, ma quando affiora un ricordo bello cerco di fare durare questa sensazione il più a lungo possibile.   

martedì 7 gennaio 2014

Logica

L’altro giorno c’era il sole e pioveva forte, come? Diciamo sempre o c’è il sole o piove, non possono essere le due cose assieme! Eppure questa era la realtà! Questa logica che noi spesso usiamo, non sempre corrisponde alla realtà oggettiva; eppure dovevo essermene accorto quando studiavo materie scientifiche, che di vera logica non si può parlare quando siamo nel mondo reale. Due più due, non fanno mai quattro, in pratica, qualsiasi cosa vogliamo misurare, fanno quattro più qualcosa o meno qualcosa, ma mai quattro. Sono andato indietro nel tempo, quando presi decisioni importanti per la mia vita; mi sembrava di aver sempre preso decisioni con logica, ragionando con serenità, eppure a distanza di anni, quello che era lineare allora, ora non lo è più. Chi era accanto a me mi faceva notare che non era proprio così logico il mio pensiero, ma per me era di una limpidezza tale che non capivo la loro resistenza. Ho fatto scelte che alla lunga si sono rivelate poi giuste, ma non erano frutto di un ragionamento logico oggettivo. Di logico ci può essere un gioco la cui soluzione sia unica, ma la vita di noi umani non può essere gestita in nessun modo da logica, troppe sono le variabili in gioco. Penso che i nostri ragionamenti, siano influenzati molto dall’intuito che è insito in noi, non mi spiego altrimenti certe scelte che ho fatto nella mia vita. Ora a distanza di anni penso che ci voleva una certa incoscienza a scegliere in quel modo, ma allora il mio ragionament
o filava liscio e logico, ma era un ragionamento logico soggettivo, non oggettivo, quindi non logico. Da oggi starò attento nel parlare di logica negli avvenimenti della vita, perché essa con la logica non ha niente a che fare.